Il cucchiaio non esiste.

E ho dubbi anche su tutto il resto.

Gigi D'Agostino @ Max Disco, Bressanone (BZ)


In compagnia, eravamo più di una decina, siamo arrivati alle 22 di fronte al Max Disco di Bressanone (BZ), ma come i bambini ecco che ci siamo fatti distrarre dal Luna Park vicino. Autoscontri, Tagadà, e poi ci avviciniamo all’ingresso del locale. C’è già un po’ di fila, ma attendiamo le 23, orario di apertura. Il tutto scorre abbastanza rapidamente, ad alcuni sono richiesti i documenti, forse per verificare l’età (non che sia vietato l’ingresso sotto una certa soglia, mah…) e si entra. Il locale non è male, ben strutturato, ma la mia attenzione è subito attirata dalla console: è rialzata su una piattaforma arrotondata, e c’è gente che guarda. Che Gigi sia già arrivato? Meglio, sta già suonando! Cappello bianco stile militare, pizzettone e basettoni (in pratica ci sono solo due linee di pelle a separarli), capelli dietro con codino. Non sembra nemmeno lui con i capelli, ma gli occhi non tradiscono, è proprio Lui. In pratica si incarica anche del preserata, con il locale ancora vuoto, suonando quel Lento-Violento che tanto gli sta a cuore da un po’ di tempo, e ci piazza un pezzone con giro stridulo proveniente da un famosissimo brano afro (appena ricordo titolo e autore edito il post). Man mano la disco viene occupata, il volume aumenta, la pista è piena. Tutto fila liscio nel Lento-Violento, fra cassa pesante, giri di basso devastanti e cantati soavi, quando si ferma il sound, “Scusate l’interruzione, ma ci sono da spostare tre auto…“. Cosa??? Gigi che annuncia di spostare delle auto? Che si incazza per il mancato silenzio? E che dà del ‘coglione’ a chi gli ha fischiato sopra? Grande… E si ricomincia, spostandoci sul suo fantastico repertorio fine ‘90: “The way”, “Another way”, “La passion”, “L’amour toujours” abbracciato alla mia Lisa, ma anche “Komodo” di Mauro Picotto, un remix di “Frozen” di Madonna, “GSM” dei Dual Band, e addirittura “La Primavera” di Vivaldi. Frasi sue registrate ogni tanto interrompono la musica, e una in particolare colpisce, quella contro gli indescrivibili assassini del piccolo Tommaso: bravo Gigi, ovviamente a modo tuo sai omaggiare e farci pensare. La - sua - serata termina alle 2.45, con un finale - di voce registrata - di ringraziamento, e il suo saluto a voce, cosa che all’Apres di Gargazzone (BZ) l’anno scorso non aveva fatto. E così termina il mio secondo live dell’Uomo al quale mi sono ispirato nella mia ‘carriera’. E poi via, tutti a casa! Grazie Gigi!