Il cucchiaio non esiste.

E ho dubbi anche su tutto il resto.

Nuovo singolo di Ligabue e decisioni deludenti


Sto aspettando con ansia il 4 luglio, quando potrò andare a San Siro con Lisa, Santu e Ome ad assistere al concerto che si preannuncia tra i migliori quest’anno, quello di Luciano Ligabue. Fin dai tempi di Su e giù da un palco il suo concerto allo stadio milanese è un cult (con tanto di DVD), chi c’è è destinato ad essere invidiato per mesi. Io non ci vado per far invidia, ci vado per sentire Luciano. Beh, oggi 9 maggio è uscito nelle radio il singolo Il centro del mondo, uno dei 3 inediti presenti su Secondo tempo, il seguito della raccolta Primo tempo rilasciata qualche mese fa assieme a tracce nuove come Niente paura e Buonanotte all’Italia. Vedo un link nella mia pagina iGoogle, clicco e mi ritrovo su Corriere.it, articolo di Mario Luzzato Fegiz (sì, quello che ha litigato con Toto Cutugno al Dopofestival2008) circa il nuovo singolo, nuovo video, nuovo Best of. A parte le stronzate scritte nell’articolo, cose che da importanti giornalisti del settore proprio non dovresti avere (si chiama Federico Poggipollini, e i concerti di San Siro saranno 4 e 5 luglio, mentre lui scrive nel primo paragrafo giugno e nell’ultimo addirittura maggio, giorni ormai passati!), le novità non sono finite, purtroppo. Ligabue ha cambiato produttore: ora è Corrado Rustici, tutto il rispetto a uno che sicuramente ne sa a pacchi e che ha già prodotto i due inediti del primo Best of nominati prima. La delusione deriva da una decisione presa però proprio dalla new entry. Cito direttamente l’articolo (correggendo il nome di Capitan Fede):

Nel nome di un suono più compatto e di un canto forse meno veloce e più enfaticamente rock sono stati sacrificati il batterista e il bassista italiani sostituiti da Michael Urbano alla batteria e Kaveh Rastegar al basso cui si aggiunge Luciano Luisi alle tastiere che è una sorta di superdelegato di Rustici sul palco. Invariati gli altri nomi storici (Federico Poggipollini e Niccolò Bossini alle chitarre, Josè Fiorilli tastiere). «Volevo nel nuovo tour un suono selvaticamente rock. E Rustici ha posto come condizione di scegliere lui la sezione ritmica. E quelle reperibili negli Stati Uniti sono indubbiamente le più forti oggi in circolazione. Per me che sono un romantico e ci tengo ai rapporti umani è stata una scelta dura. Ma delegare il suono e la produzione mi consente di dedicarmi al canto e alla scrittura. Intanto mi son reso conto che io cantavo veloce e davo poco spazio a basso e batteria. Molte canzoni risulteranno stravolte come “Tutti vogliono viaggiare in prima” è spiazzante».

Ehm. A parte che Niccolò Bossini non è storico, è nel circolo Ligabue solo da Nome e cognome se non erro, ma è lo stesso. In ogni caso: mi state dicendo che andrò a San Siro per un concerto che attendo di vedere da anni e non ci sarà la formazione Ligabue Poggipollini Righetti Previte Pellati?!?!? Luciano ha detto di sì, via quasi tutti i musicisti storici. Beh, penso sia purtroppo soltanto una scelta artistica manageriale imposta di soldi. Triste. Comunque, per chi vuol vedere e ascoltare Il centro del mondo, cliccate qui. E per la cronaca, ho sentito di meglio. Ma glivogliobbene lo stesso.